Quesito diagnostico
QUESITO DIAGNOSTICO
Dal primo gennaio 2009 la Regione Lombardia ha disposto che tutte le prescrizioni di specialistica ambulatoriale, la diagnostica radiologica e le analisi cliniche dovranno contenere l’indicazione del quesito diagnostico prevalente che ne motiva la richiesta. Le strutture sanitarie non sono tenute ad accettare le prescrizioni prive di quesito diagnostico perché non riconosciute a carico del Servizio Sanitario Regionale.
Che cos’è il quesito diagnostico?
È la diagnosi già accertata o sospettata, oppure il sintomo prevalente che deve essere riportato sulla richiesta di esami o visite mediche.
A cosa serve?
Serve allo specialista per conoscere il motivo della richiesta di visita o esami allo scopo di formulare delle risposte clinicamente precise al medico che ha prescritto l’accertamento.
Chi deve farlo?
Spetta al prescrittore, sia esso medico di medicina generale, pediatra di libera scelta o medico specialista, indicare sulla ricetta la diagnosi/quesito che motiva l’erogazione di una prestazione sanitaria.
Richiedere o meno un accertamento è una scelta di esclusiva responsabilità del medico, che deve rispettare precise regole, sia per quanto riguarda le prestazioni che sono a carico del Servizio Sanitario Regionale, sia per quanto riguarda la necessità di eseguirle.
È sempre necessario?
Sì, tutte le prescrizioni di specialistica ambulatoriale (compresa la diagnostica radiologica e le analisi cliniche) devono contenere il quesito diagnostico.
L’indicazione della diagnosi è necessaria anche per le prescrizioni riferite a pazienti esenti per patologia cronica o malattia rara o condizioni specifiche (ad esempio gravidanza) ai sensi della D.G.R. 3993/2015.
Come viene tutelata la privacy?
Tutto il personale sia amministrativo che sanitario è tenuto al segreto d’ufficio e professionale a garanzia della riservatezza delle informazioni che riguardano il paziente.
In caso di patologie particolari (ad esempio malattie trasmesse sessualmente) è garantito l’anonimato a maggior tutela del paziente.
Cosa succede quando manca?
Le strutture sanitarie non sono tenute ad accettare le prescrizioni prive di quesito diagnostico, in quanto non riconosciute a carico del Servizio Sanitario Regionale.
A chi chiedere maggiori informazioni?
Al proprio medico di medicina generale, al medico specialista, all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) delle strutture ospedaliere e dell’ATS nonché alle associazioni di tutela.
Dove segnalare problemi?
Per inoltrare segnalazioni o suggerimenti il cittadino può rivolgersi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) delle strutture ospedaliere interessate o dell’ATS.