Ictus ischemico: uno studio internazionale firmato dal Poma
Ictus ischemico: uno studio internazionale firmato dal Poma
09 novembre 2018
È mantovano un importante studio sui modelli organizzativi per il trattamento intra-arterioso dell’ictus acuto, pubblicato sulla rivista dell’Organizzazione Mondiale per l’Ictus (WSO), il prestigioso International Journal of Stroke. La ricerca porta la firma del direttore della Neurologia del Poma Alfonso Ciccone, che ha lavorato in collaborazione con un collega norvegese e uno svizzero a una revisione sistematica dei modelli organizzativi in questione.
L’ictus ischemico è dovuto all’improvvisa occlusione di un’arteria del cervello. Per riaprirla sono disponibili due terapie alternative: un farmaco sciogli-trombo (il trombo-litico appunto) o un trattamento intra-arterioso di trombectomia meccanica in grado di estrarre i coaguli più grandi che non si sciolgono con il trombolitico. Quando il vaso viene riaperto rapidamente, idealmente entro sei ore dall’esordio dei sintomi (meglio se l’intervento è ancora più precoce), i danni dell’ictus vengono contenuti o, in alcuni casi, addirittura risolti. L’efficacia dell’approccio intra-arterioso è stata dimostrata solo recentemente e il suo avvento sta richiedendo un cambiamento organizzativo delle stroke unit (unità per l’ictus), poiché molti ospedali non dispongono di strutture idonee ad eseguirlo, cioè di una sala angiografica e di un neuroradiologo inteventista.
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