AL POMA IL PRIMO PA
Al poma il primo pacemaker che si controlla col telefonino
31 gennaio 2018
La Cardiologia di Mantova ha iniziato a utilizzare il primo pacemaker disponibile sul mercato che è possibile controllare con connessione bluetooth, direttamente con uno smartphone, oltre che con le normali apparecchiature di monitoraggio specifiche. Mantova è il primo centro in Lombardia e tra i pochi in Italia ad aver a disposizione questa nuova tecnologia.
“La possibilità di poter controllare questi dispositivi anche in assenza di strumenti di monitoraggio ad hoc migliora notevolmente la sicurezza del paziente, specie se in condizioni di emergenza-urgenza - spiega il cardiologo del Carlo Poma Daniele Nicolis che ha eseguito il primo impianto - in quanto in questi casi il controllo del pacemaker potrà essere effettuato direttamente senza dover necessariamente spostare il paziente o in alternativa tutta la strumentazione necessaria con dispendio di tempo prezioso. Per il resto, l’intervento di impianto del pacemaker in sé rimane invariato e consiste nel posizionamento attraverso una vena centrale di cateteri nelle cavità cardiache collegati ad un generatore posizionato sottocute generalmente poco sotto la clavicola. Il valore aggiunto di questo dispositivo - conclude lo specialista - è rappresentato, quindi, dalla possibilità di controllare il pacemaker direttamente con una applicazione dello smartphone invece che con il tradizionale computer programmatore dedicato”.
L’ASST di Mantova, del resto, ha investivo molto nel campo delle aritmie, grazie all’impulso di Albino Reggiani, direttore facente funzione della Cardiologia di Mantova, e Mario Pasqualini, direttore facente funzione della Cardiologia di Pieve di Coriano e dai loro collaboratori, i cardiologi Patrizia Pepi e Daniele Nicolis.
Nella foto, da sinistra: Daniele Nicolis, Albino Reggiani e Patrizia Pepi.