PATOLOGIA ONCO-GINECOLOGICA
PATOLOGIA ONCO-GINECOLOGICA
Il percorso
Prevede la presa in carico di donne affette da neoplasie ginecologiche con lo scopo di offrire alle pazienti il miglior trattamento disponibile per la patologia diagnosticata.
Accesso al percorso diagnostico/terapeutico
Al percorso vengono avviate le pazienti per le quali le indagini effettuate abbiano individuato una problematica o un sospetto di neoplasia ginecologica.
Stadiazione (determinazione dello stadio della malattia)
La stadiazione viene eseguita mediante esami di diagnostica per immagini, di medicina nucleare e diagnostica cito-istologica secondo le linee guida internazionali più aggiornate. Fondamentale nel processo di diagnosi e stadiazione è l’ ecografia ginecologica così detta “di secondo livello” (esperta), eseguita da medici dedicati.
Una volta che la diagnosi di neoplasia è stata effettuata e la stadiazione completata, la paziente entrerà nel percorso terapeutico che può variare a seconda dello stadio della malattia. Il ginecologo oncologo, alla luce dei risultati degli esami di stadiazione e di eventuali esami istologici aggiuntivi, indirizza il caso ad intervento chirurgico o a discussione collegiale multidisciplinare.
Se la paziente è indirizzata all’intervento chirurgico, l’inserimento in lista operatoria e la programmazione degli accertamenti pre-operatori sono immediati con notevole riduzione dei tempi d’attesa per le pazienti. Nel percorso dedicato alla donna con patologia onco-ginecologica la maggior parte degli interventi sono eseguiti in chirurgia mini-invasiva (laparoscopia). La chirurgia tradizionale (a cielo aperto) viene impiegata quando la malattia lo richiede e con accorgimenti tali da ridurre il più possibile l’impatto fisico e psicologico sulle pazienti.
Opzioni terapeutiche alternative all’intervento chirurgico
Qualora il team multidisciplinare ginecologico oncologico identifichi un’indicazione radioterapica/chemioterapica esclusiva, la paziente viene avviata al programma radio/chemio-terapico, specificatamente definito sulla base delle caratteristiche di ogni singolo caso.
La decisione di avviare la paziente al trattamento chemioterapico neoadiuvante (precedente l’intervento chirurgico), seguito da chirurgia di intervallo o al trattamento radio/chemioterapico esclusivo, viene presa a seguito di una discussione collegiale con una presa in carico di tipo multidisciplinare sulla base delle più aggiornate linee guida nazionali ed internazionali.
Follow up (visite di controllo)
Una volta concluso il percorso terapeutico, la paziente è indirizzata ad un periodo di controlli (follow up) della durata di cinque anni. I controlli vengono programmati di volta in volta direttamente dai medici dell’equipe di Oncologia Ginecologica.
La paziente è libera di scegliere se sottoporsi al follow up nell’ambulatorio ginecologico oncologico di Mantova o presso il presidio di provenienza. Il fine è quello di assicurare una sorveglianza di alta qualità, poco invasiva nella vita delle persone, comoda per riduzione massima dei passaggi burocratici e che non costringa le persone a continui spostamenti.
Accesso alle cure palliative
La presa in carico da parte dei palliativisti deve essere valutata sistematicamente nei pazienti pluritrattati, in fase avanzata di malattia o fragili con sintomatologia non controllata (sintomi fisici, psicologici, problematiche socio-assistenziali), con particolare attenzione alla valutazione e trattamento del dolore e della qualità di vita.