Tumore prostatico, Urologia di Mantova all’avanguardia: diagnosi migliore e più accurata con la fusion biopsy
Tumore prostatico, Urologia di Mantova all’avanguardia: diagnosi migliore e più accurata con la fusion biopsy
11 November 2019

Aumenta la percentuale di biopsie positive: con la Fusion Biopsy si passa dal 30-40 per cento di positività al 40-60 per cento. Vengono identificati solo i tumori aggressivi, cosiddetti clinicamente significativi e si riduce il numero di prelievi rendendo più tollerabile e meno invasivo l’esame.
“Tutto questo – spiega Paolo Parma, medico della struttura di Urologia del Carlo Poma - è possibile grazie a un nuovo ecografo con il quale le immagini della Risonanza Magnetica prostatica vengono fuse con le immagini ecografiche della prostata in tempo reale durante la biopsia. Un radiologo dedicato e l’urologo identificano la lesione e la marcano. L’ecografo – continua Parma - viene quindi collegato, tramite un sensore, a un piccolo campo magnetico che permette di mantenere sovrapposte le immagini ecografiche e della Risonanza Magnetica anche quando si sposta la sonda ecografica durante la biopsia. Infine, è possibile fare uno o due prelievi mirati della lesione sospetta”.
Nella foto in alto l’équipe della struttura di Urologia. Paolo Parma secondo da destra